San Pietro in Oliveto

San Pietro in Oliveto

 San Pietro di Limone

La piccola chiesa di San Pietro, ad aula unica con abside rettangolare, ricordata nella bolla papale del 1187 tra le dipendenze della pieve di Tremosine, è ubicata in un oliveto a sud-ovest dell’abitato attuale di Limone, lungo l’antica strada per Tremosine. L’antichità del luogo di culto è confermata dall’arredo liturgico databile tra IX – X secolo. Si conserva ancora l’acquasantiera in calcare oolitico decorata a cerchi intrecciati, murata nel perimetrale meridionale della chiesa, mentre sono finiti in una collezione privata a Brescia due frammenti di plutei. In una foto degli inizi del XX secolo si vedono ancora le due transenne in pietra con motivo ad intreccio delle monofore della parete meridionale, che hanno confronti con chiese dell’VIII secolo. Anche la finestra dell’abside, ad arco a tutto sesto, è riferibile alla fase costruttiva originaria e fino al recente restauro, il tetto della sacristia era coperto da tegole piane di tipo romano.

La struttura architettonica originaria è dunque perfettamente leggibile, nonostante il rifacimento trecentesco dell’abside, contemporaneo all’affresco, nella parete nord, di un’Ultima cena. Nel XVI secolo un portico è stato addossato al lato sud del presbiterio e sull’intonaco si leggono ancora numerose iscrizioni tracciate con un colore rossastro.

Gli scavi eseguiti nel 2004 all’interno e nell’area adiacente all’edificio, hanno confermato come i perimetrali della chiesa appartengano ad un’unica fase databile all’epoca altomedievale (VIII – IX secolo). Si tratta di un edificio a pianta rettangolare (misure esterne 7,6 x 5,2 m) con un’unica abside quadrangolare ad est (3 x 3,2 m). Il pavimento più antico, conservato nel settore ovest della navata, era in malta; a 2,10 m dalla corda dell’arco dell’abside, il pavimento terminava in prossimità di una scanalatura, probabilmente funzionale alla collocazione della recinzione presbiteriale. Il presbiterio aveva nella prima fase un pavimento di lastre di pietra rossa di reimpiego, già base di un torchio vinario.

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All’interno della chiesa non sono state deposte sepolture, presenti invece all’esterno a partire da quella che si può considerare del fondatore in quanto costruita contestualmente al perimetrale sud. Si tratta di una tomba in muratura a pianta rettangolare, delimitata da grandi lastre di rosso ammonitico disposte di taglio e legate con abbondante malta, salvo il lato settentrionale in muratura e con una grande lastra di pietra rossa come copertura. Le tombe successive sono state posizionate lungo i perimetrali e poi via via verso l’esterno. Le prime tombe erano monumentali (soprattutto le tombe 1 e 2), visibili in superficie o provviste di segnacoli esterni; le tombe più tarde risultavano invece tagliate e sconvolte da sepolture successive.

Le piccole dimensioni, la tipologia della chiesa, la presenza di sepolture e la cronologia consentono di proporne una funzione di cappella funeraria privata, costruita da un proprietario all’interno della sua azienda. A est della chiesa recenti scavi hanno individuato un edificio rettangolare, probabile residenza del proprietario dell’azienda all’interno della quale è stata costruita chiesa, non possiamo dire se del fondatore o di qualcuno che in seguito ne ha acquisito la proprietà.

 

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Medioevo sul Garda